Il documento preliminare del PSC, Piano Strutturale Comunale. Un documento complesso che analizza in maniera puntuale le scelte strategiche, i criteri guida e le forme di attuazione, il Quadro conoscitivo, il Quadro normativo, la Valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale (VALSAT), che individua le condizioni necessarie per garantire la sostenibilità ambientale e territoriale e valuta tutti i parametri per il futuro sviuppo produttivo del paese (il turismo e la qualità del turista),
e, per la terza volta, l'approvazione di un progetto per la realizzazione di un Parco Eolico in zona Pozzi e della relativa concessione trentennale.
Sul tema, sollecitato da alcuni consiglieri recentenete usciti dalla maggioranza eletta nel 2006, vi è stato in paese un pubblico scambio di idee.
Si tratta di assegnare una concessione trentennale ad una ditta terza per:
l’istallazione, la gestione e la manutenzione di 7-10 torri da 100 metri ciascuna dotate di pale eoliche di circa 60 metri ciascuna, per una potenza installata di 17 MW, in località Pozzi, dietro il Villaggio del Bridge. La proposta comporta un vantaggio economico per il comune, che riceverebbe circa € 100.000 alla firma del contratto e un canone annuale commisurato alla potenza prodotta pari al 7% del fatturato, che diventa 4,98% in caso che la potenza installata approvata sia minore di quanto richiesto, con un minimo di € 200.000 l’anno, quando il progetto diventarà operativoLa minoranza richiede che sia convocato un referendum popolare,
così come previsto dallo statuto del nostro Comune, per il semplice motivo che nessun programma elettorale prevedeva tale impianto e quindi mai i cittadini sannicolesi, ai quali spetta il potere di decidere il proprio futuro, sono stati chiamati ad esprimersi. Sarà quella l’occasione per valutare approfonditamente tutti gli aspetti della convenzione e sarà per noi facile dimostrare che, pur non condividendo il principio sostenuto dal Sindaco che quando ci sono soldi si può fare tutto, a San Nicola Arcella andranno le briciole, ( nella migliore delle ipotesi e salvo contenzioso € 200.000,00 annui, che serviranno per coprire solo in parte i maggiori costi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) mentre la vera ricchezza andrà altrove ( dai nostri calcoli, per difetto, più di € 3.500.000,00 annui di utile). In cambio vedremo sorgere 7 torri eoliche alte 100 metri l’una, con un diametro di rotazione di altri 100 metri, che dovranno stare lì almeno 30 anni e con il Comune che si impegna ad evitare la realizzazione di interventi che potrebbero danneggiare l’impianto e creare problemi di produzione energetica nel raggio di 500 metri da ogni torre eolica.Lamentanndo la incongruenza del progetto con le aspettative del progetto europeo “Golfo Amico”, le illusioni del progetto "Albero Bianco” e con il PSC, documento ancora in discussione.