San Nicola Arcella, ri-approvato il preliminare del PSC

Dopo una prima approvazioe avvenuta nel 2010 ad opera della Giunta Donadio, il Consiglio Comunale ri-approva il documento preliminare ed avvia l’iter per giungere alla definizione del Piano Strutturale Comunale.
La legge regionale 16 aprile 2002, n. 19, norme per la tutela, governo ed uso del territorio, prevede all’art. 13 - fa sapere il signor Sindaco Barbara Mele - che i Comuni, in occasione della formazione del PSC, convochino apposite conferenze di pianificazione, chiamando a parteciparvi gli enti territorialmente interessati ed invitandoli a valutare un documento preliminare in ordine alla compatibilità ed alla coerenza delle scelte pianificatorie con le previsioni degli strumenti di pianificazione sovraordinati ed alla realizzazione delle condizioni per lo sviluppo sostenibile del territorio. Ed è con l’approvazione del documento preliminare
che ieri il Consiglio Comunale di San Nicola Arcella ha avviato concretamente l’iter per giungere alla definizione del Piano Strutturale Comunale. La tappa successiva è rappresentata dalla Conferenza di Pianificazione ed i documenti approvati saranno trasmessi alle Amministrazioni, agli Enti, alle Associazioni, alle Consulte dei cittadini residenti e non che, durante la Conferenza, esporranno le loro osservazioni, proposte e valutazioni, delle quali si darà atto in un apposito verbale che l’Amministrazione Comunale sarà tenuta a prendere in considerazione nel processo di pianificazione avviato. I contenuti del documento preliminare sono stati ampiamente illustrati dall’arch. Empio Malara, che coordinata l’attività del gruppo di lavoro. Il Golfo di Policastro è un’ampia insenatura sul Mar Tirreno che si estende da Punta degli Infreschi nel Cilento, fino a Capo Scalea nell’Alto Tirreno cosentino. Il golfo è amministrativamente diviso in 3 province (Salerno, Potenza e Cosenza) appartenenti a tre regioni diverse (Campania, Basilicata e Calabria). Il tratto campano del golfo ricade in parte all’interno del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Il Parco Nazionale del Pollino interessa i tratti della Basilicata e della Calabria. San Nicola Arcella è un piccolo, splendido e meraviglioso Comune di 1.800 abitanti circa, che si affaccia sul Golfo e con alle spalle il Parco Nazionale del Pollino. Il Parco Marino Riviera dei Cedri, di recente istituzione, ed il Parco Nazionale del Pollino rappresentano una grande opportunità per la realtà sannicolese. Costruire un rapporto con i Comuni dell’entroterra che fanno parte del Parco e stabilire con esso forme di collaborazione, diventa essenziale per garantire un’offerta turistica sotto l’aspetto ambientale, paesaggistico e culturale che ha pochi precedenti in Italia ed in Europa. Elevata stagionalità e mancanza di un sistema di offerta di ricettività turistica che consenta la fruizione di tutte le risorse presenti nell’area e sia in grado di valorizzare e accrescere il potenziale di attrazione della stessa: è questo il grande problema che occorre affrontare. Sarà questa, perciò, l’impostazione del Piano Strutturale Comunale ed il criterio che si seguirà nella scelta degli investimenti da realizzare. Il palazzo dei Principi Lanza, le torri costiere, il centro storico e la quasi totalità delle residenze turistiche costituiscono esempi su cui intervenire per una loro valorizzazione e riqualificazione. Dare risposte alle nuove esigenze abitative delle famiglie sannicolesi, facilitare interventi di ristrutturazione e recupero nel Centro Storico e cambi di destinazione d’uso per attività produttive, culturali e ricreative compatibili con l’attività residenziale; introdurre interventi di riqualificazione e recupero nelle aree scarsamente urbanizzate, per favorire la realizzazione di strade, parcheggi ed aree a verde pubblico attrezzato in tutte le contrade sannicolesi. Per le residenze turistiche, occorre invece intervenire sul tessuto esistente per riqualificarlo e valorizzarlo, evitando la realizzazione di nuovi insediamenti. Attraverso la “perequazione urbanistica” è possibile, inoltre, garantire un’equa distribuzione dei diritti edificatori tra i proprietari degli immobili e ripartire fra di essi gli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali, come strade, reti idriche e fognarie, parcheggi, verde pubblico attrezzato ed aree da destinare ad interventi di pubblica utilità. Sul fronte mare si può ipotizzare l’uso del vecchio tracciato ferroviario per creare un collegamento fra tutte le baie sannicolesi e percorsi alternativi di comunicazione con le attività residenziali. Occorre un’ offerta più qualificata e differenziata di ricettività ed accoglienza turistica. Il centro storico offre tutte le opportunità per la realizzazione del cosiddetto albergo diffuso”. In estrema sintesi si tratta di una proposta concepita per offrire agli ospiti l’esperienza di vita nel nostro centro storico, potendo contare su tutti i servizi alberghieri, cioè su accoglienza, assistenza, ristorazione, spazi e servizi comuni per gli ospiti, alloggiando in case e camere fra loro poco distanti. Tale circostanza può offrire l’occasione per interventi di adeguamento alle normative antisismiche, per ridurre i consumi energetici, per favorire lo sviluppo delle produzioni dei materiali che trovano origine sul territorio circostante e per riqualificare l’ambiente urbano. Un albergo diffuso, grazie all’autenticità della proposta, alla vicinanza delle strutture che lo compongono, e alla presenza di una comunità di residenti, riesce a proporre più che un soggiorno, uno stile di vita. E poiché offrire uno stile di vita è spesso indipendente dal clima, l’albergo diffuso è fortemente destagionalizzato, può generare indotto economico e può offrire un contributo per evitare lo spopolamento del borgo antico.
Il signor sindaco conclude soffermandosi sulla situazione degli stabilimenti balneari.e sulle prossime celebrazioni del centenario della nascita delComune di San Nicola come istituzione autonoma.

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