Il sindaco, uscente, di Praja, Carlo Lomonaco, va a Roma per cercare soluzioni possibili al mantenimento del Presidio ospedaliero di Praia a Mare. Il sindaco, in uno degli ultimi atti della sua legislatura, varca la soglia di Palazzo San Macuto per spiegare le ragioni per il mantenimento delle attività della struttura “di confine” accompagnato dal consigliere regionale di Italia dei Valori, Mimmo Talarico.
L'incontro con Leoluca Orlando, presidente della Commissione parlamentare nazionale di inchiesta sugli errori sanitari e disavanzi regionali.
«Più volte – ha dichiarato Mimmo Talarico al termine dell'audizione - abbiamo sostenuto che il piano di rientro elaborato dalla Giunta regionale, presenta limiti evidenti, in particolare, rispetto agli ospedali di montagna e di confine. Su questi presidi sanitari chiediamo che Scopelliti raccolga la giusta sollecitazione contenuta nella relazione della commissione, redatta da Leoluca Orlando nella quale si dice che bisogna garantire il livello essenziale di assistenza in quelle realtà particolarmente disagiate.».
All'incontro non era rappresentato nessuno degli altri comuni del comprensorio pur essendo riconosciuta la struttura fondamendale per la copertura sanitaria degli abitanti del territorio e per il suo auspicato e atteso sviluppo turistico.
Intanto Il Tribunale amministrativo regionale della Calabria ha rigettato il ricorso presentato dalle amministrazioni comunali di Praia a Mare e Tortora contro la nomina di Scopelliti a commissario ad acta della sanità calabrese e di tutti gli atti conseguenti che decretano la riconversione dell’ospedale di Praia a Mare. Il legislatore ha inoltre ritenuto che gli atti assunti dalla Regione garantiscano i Livelli essenziali di assistenza e che il disavanzo sia stato adeguatamente provato dai documenti depositati in giudizio e che quindi non sussista alcun difetto di istruttoria.