Maxi truffa: vendite fasulle di case messe all'asta

Abitazioni in rinomate zone di villeggiatura, in particolare della costa calabra: Scalea, San Nicola Arcella, Diamante oltre a zone di pregio del napoletano come Posillipo, Vomero, Chiaia  vendute o affittate a prezzo veramente d’occasione.
Erano questi gli “spot” pubblicitari con i quali questi sedicenti broker immobiliari, arrestati dalla Guardia di Finanza, puntavano per mettere in piedi una maxi-truffa da 30 milioni di euro. In due anni, la durata delle indagini, sarebbero stati travolti economicamente oltre 300 tra professionisti e imprenditori.
L’acquisto di appartamenti sottocosto rispetto al valore corrente di mercato (in vendita alle aste e pre-aste fallimentari o in procedure di esecuzione immobiliare) avveniva con la sottoscrizione di contratti di “conferimento di incarico per consulenza immobiliare”: l’acquirente versava soldi come acconto che non sarebbe stato mai più restituito.

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