In quell'atto il comune di Praia rinunziava, a favore dell'acquirente, a qualunque condizione relativamente agli usi civici e all’impegno della società acquirente di realizzare un centro di attrazione internazionale.
Fatta salva la proprietà dei beni immobili vantata dalla societa' ricorrente, “i terreni di uso civico e le proprietà collettive sono strumenti per la salvaguardia ambientale e culturale e per la preservazione del patrimonio e del paesaggio forestale, agricolo e pastorale della Calabria”.
Il Tribunale Amministrativo Regionale calabrese sancisce un principio, confermato dall'Unione europea che ha destinato quella porzione di territorio e l'Isola di Dino a sito di interesse comunitario, che in quell'area bisogna salvaguardare quanto più possibile gli aspetti naturalistici.
Cosa che deve essere perseguita con forza dall'Amministrazione Comunale in forza della legge regionale del 21 agosto 2007, n. 18, nella quale si dispone che la Regione provvede a tutelare e valorizzare “i terreni di uso civico e le proprietà collettive, quali elementi di sviluppo economico delle popolazioni locali assicurandone le potenzialità produttive”.