Un gruppo di studenti di ingegneria dell’Unical con i loro colleghi finlandesi, polacchi, turchi, portoghesi e serbi in Calabria per scambio culturale si sono trovati in una sorta di « discarica di spazzatura - dice Vincenzo che fa sapere il proprio sconforto - a perdita d’occhio». Alla faccia della Calabria bellissima e del suo mare, con schiumetta annessa, tutto da scoprire. Ma non si tratta dei soliti rifiuti trasportati dal mare,
degli scarti di qualche discarica (perché anche questo succede, è inutile negarlo) o di qualche pezzo di legno. Ci sono bottiglie, carta straccia, oggetti d’uso comune, scarti di cibo, buste e sacchetti vari. Roba di tutti i giorni, che in tanti, tantissimi più che altro, hanno lasciato sulla spiaggia. Ancora sul posto nonostante «qualche giorno fa c’è stata la festa di San Franscesco». E così i giovani ingegneri sono rimasti in spiaggia con l’amaro in bocca, coscienti di non aver fatto neanche una bella pubblicità al mare calabro, almeno da queste parti.
Chissà cosa si inventeranno, con quella inutile parata di starlette, i vertici della Regione per fingere, in uno spot, di avere il mare più bello del mondo.