Sul litorale Tirrenico Cosentino la calma piatta delle cose sinora non fatte sarà scossa da temporali e vento forte.
Una occasione per diluire le diffuse chiazze di colore marrone galleggianti sul mare, pulire e ripristinare la duna e ripulire la sabbia del bagnasciuga dal terriccio riportato dalle ruspe la scorsa estate.
D'altra parte con il sistema di depurazione ancora malfunzionante e in panne nonostante l'intervento della Procura cosa ci si poteva aspettare?
Non più tardi di qualche giorno fa in una seduta del consiglio regionale, in acceso dibattito, l'assessore regionale all'Ambiente, Francesco Pugliano, dichiarava: «Il sistema della depurazione non funziona», auspicando una «fase di concertazione» per «una nuova stagione di politiche e di azioni preventive per fare stare in salute l'ambiente e il mare in Calabria». Come accade ogni anno di questi tempi.
Senza contare che con l'imminente arrivo della stagione estiva, nulla e' stato fatto per gli impianti di smaltimento dei rifiuti delle località costiere. Ma con l'estate arrivano i turisti, quelli che con i loro quindici giorni di vacanza permettono a molta parte di un intero territorio di vivere per un anno.
Senza andare troppo lontano basta vedere come gestisce il proprio turismo e il proprio ambiente di qualita', per esempio, la Basilicata con Maratea, una località della costa tirrenica, che si puo' fregiare di una meritata bandiera blu per mare pulito, accoglienza e qualita dei servizi offerti.
Il problema, allora, sembra essere proprio nella inconsistenza della maggior arte della classe politica di cui la Calabria e i Calabresi sembrano fidarsi.
Gente che permette che le proprie opere d'arte diventino pupazzi. Gente che non ha mai saputo valorizzare le stupende ricchezze naturali del territorio. Gente che produce voucher gratuiti credendo cosi' di incrementare il turismo. Gente che promuove il turismo che proviene dai paesi dell'Est Europa, il turismo che piu' povero non c'e. Gente che non e' capace di capire i benefici che provengono dall'integrazione dei sistemi di depurazione. Gente che mette in mare gli spazzamare con un mese di ritardo. Gente che produce piani spiaggia come mezzo di voto di scambio, senza alcuna attenzione per il cliente turista. Gente che permette alla guardia costiera di tenere i mezzi ancorati in porto o peggio che non si meraviglia che i, pochi, guardiamarina a disposizione vengano utilizzati sulle strade per funzioni non proprie. Gente che, nel periodo di maggior afflusso turistico, piazza i propri due unici vigili a disposizione sulle strade statali, per imporre una sorta di "tassa del sale". Gente che assiste inconsapevole al rogo dei propri boschi. Gente che organizza le proprie manifestazioni estive in modo scoordinato e tardivo. Gente che vende nelle piu' prestigiose manifestazioni fieristiche del turismo pacchetti turistici e vacanze vip sull'isola che non c'e'. Gente che sembra parlare con se stessa e al vento.
O, forse, solo gente che non sa di cosa parla.
Poveri Calabresi, povera Calabria, povera Italia!