Porto di Scalea, il TAR assolve la CEM

Gli articoli apparsi “sulla stampa”, in cui si sostiene che alcune persone delle società impegnate, fra le quali la Cem, che si propone di realizzare il porto Marina di Talao a Scalea, siano legate a persone della criminalità organizzata sembrano essere smentiti da una recente sentenza del Tar nella quale si legge, fra l'altro, che: le ditte impegnate nei lavori di difesa della costa di Catellammmare, tra le quali la CEM, non possono ritenersi legate alla camorra e vanno riammesse sul cantiere.
Così il Tar ha accolto il ricorso degli imprenditori e annullato sia l’interdittiva firmata dal prefetto di Napoli che la conseguente revoca dell’appalto disposta dal Comune. Il Tar fa presente che: “Il socio di maggioranza ed amministratore della CEM, Maria Grazia Doriano, ed il direttore tecnico, Vincenzo Doriano, sono cugini di Vincenzo D’Oriano sospettato di affiliazione ad organizzazione criminale” e ancora: “Risultano meri rapporti di parentela di 4° e di 5° grado in linea collaterale con un presunto affiliato ad organizzazione di stampo camorristico e con un presunto delinquente dedito al contrabbando”.

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