La frattura che si era gia' percepita a fine estate tra le associazioni di cittadini e i sindaci della valle sembra consolidarsi.
I leader di Libera Lagonegrese, Gerando Melchionda e di ValledelNoce.it, Ulderico Pesce rimproverano di immobilità la politica.
“Il punto è che da giugno ad oggi non si è fatto nulla – commenta Pesce –. La politica non si muove, ha dei tempi biblici che non possiamo permetterci. Il fiume e i cittadini, invece, hanno bisogno di tempi rapidi e di misure efficaci che davvero aiutino la causa”. Sulla stessa linea Melchionda: “la scarsa incisività nelle decisioni e limitata concretezza nei risultati di cui i cittadini della valle sono affamati”.
La mancata applicazione dei principali punti del Manifesto del fiume Noce, sottoacritto la scorsa estate da tutti, primo fra tutti un maggiore controllo, sia sulle vie d’accesso al corso d’acqua, sia sul funzionamento di depuratori comunali e scarichi degli impianti che si trovano lungo le rive e uno dei principali rilievi alla politica.
Cio' nonostante “Dobbiamo Rimanere uniti – ha detto il leader di Libera – solidali e fiduciosi negli interventi di tutte le forze del comitato. Abbiamo bisogno gli uni degli altri e, soprattutto, dobbiamo cominciare (sic!) a fare”. Da anni si chiede che la foce del Noce diventi un Oasi Faunistica, il neo costituito Parco Marino della Riviera dei Cedri ne continua a chiedere al Comune di Tortora l’inserimento come area protetta, ma nessuna risposta viene data. Questa è la tutela dell’ambiente, parole tante, fatti nessuno.
Intanto la Procura della Repubblica di Paola che lavora per tutelare la salute pubblica, anche supplendo e rimediando alle tante omissioni degli amministratori del territorio, dopo essere intervenuta sul depuratore comunale di Tortora, in questi giorni, ha provveduto al sequestro dell’accesso ed area della foce del Noce sempre nel Comune di Tortora.