Autovelox, si esce dalla giungla

Il Prefetto, Raffaele Cannizzaro, interviene sull’utilizzo degli impianti di postazione fissa autovelox sulla ss 18. così che diversi comuni non potranno più utilizzarle. A questi comuni, per il momento, è stato vietato l’utilizzo del solo impianto fisso, infatti, potranno continuare ad utilizzare quelli mobili purché “lo strumento utilizzato, per caratteristiche tecniche, non consente di accertare la velocità dei veicoli se non dopo che sono transitati davanti alla posizione di controllo, e quando sia impossibile fermare il veicolo in tempo utile o nei modi regolamentari”.
L'iniziativa è frutto della conferenza dei servizi tenutasi recentemente presenti tutti gli organi di vigilanza, ove era stata, finalmente, decisa l’opportunità di una mappatura dei tratti di strada da sottoporre a controllo, con riguardo al tasso d’incidentalità rilevato e alla effettiva possibilità di realizzare il fermo del veicolo senza recare pregiudizio alla sicurezza della circolazione, alla fluidità del traffico o all’incolumità degli agenti operanti e dei soggetti controllati.
Gli organi di polizia, intanto, hanno annullato i precedenti decreti sull’autovelox per consentirne, lungo ss 18 che attraversa i comuni del Tirreno cosentino, l’utilizzo esclusivamente (dal km 256 al km 280) nel Comune di Scalea; (dal km 314 al km 320) nel Comune di Paola; (dal km 350 al km 349) nel Comune di Amantea; (dal km 306 al km 313) nel Comune di Fuscaldo.
A partire dal 1 febbraio 2012, infatti, non si procederà senza la contestazione immediata, come avveniva fino a qualche anno addietro. «E’ un buon segnale che il prefetto ha dato, perchè molti Comuni provvedevano a istituire i controlli sulla velocità nelle strade con il solo scopo di fare “cassa”» fa sapere il gruppo “Longobardi Domani”.

IN PRIMO PIANO

Suggerimento

Suggerimenti

San Nicola Arcella
dal 1970
bene ambientale da preservare
per legge !