Pollino, il punto della Protezione Civile

Altre due scosse di terremoto in questi giorni avvertite nella zona del Pollino, tra la Calabria e la Basilicata. In riferimento a questi eventi il Dipartimento della Protezione Civile pubblica, sulla base dei dati forniti dall'Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia)  alcuni approfondimenti su questi fenomeni. [......].
Nella zona di confine tra le province di Cosenza e Potenza è in atto una sequenza sismica, o sciame: non c'è infatti, almeno fino a questo momento, un terremoto principale seguito da repliche di minore intensità, ma si stanno verificando scosse di energia paragonabile tra loro, distribuite in maniera casuale nel tempo. Dal 1° ottobre al 5 dicembre la Rete sismica nazionale dell’Ingv ha registrato complessivamente 513 scosse.

La sequenza è stata avvertita in diversi comuni, tra i quali Mormanno, Laino Castello e Laino Borgo, nel cosentino, e a una distanza superiore ai 10 chilometri, Aieta, Morano Calabro, Orsomarso, Papasidero, San Basile, Verbicaro, sempre in Calabria, e Castelluccio superiore, Episcopia e Latronico, in Basilicata.
I Comuni interessati dalle sequenze in corso sono classificati in zona sismica 2. Si tratta di territori in cui devono essere applicate specifiche norme per le costruzioni.
La prevenzione, che si realizza principalmente attraverso la riduzione della vulnerabilità sismica delle costruzioni, ovvero il rafforzamento delle costruzioni meno resistenti al sisma, resta la migliore difesa dai terremoti e l'unico modo per ridurne le conseguenze immediate.
Per questo è importante essere consapevoli del livello di pericolo del territorio e informarsi su come sono costruitigli edifici in cui viviamo, studiamo e lavoriamo, e sulla loro conseguente vulnerabilità sismica.
Nelle ultime settimane si sono realizzate alcune esercitazioni di soccorso, a dire il vero, non sembrano essere state prese sul serio.

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