Calabria:una Regione che frana nella indifferenza delle istituzioni locali

Dopo i tragici eventi franosi verificatisi nel territorio, Legambiente chiede, con una propria nota, che il dissesto idrogeologico venga assunto come priorità. Occorre mettere in sicurezza il territorio.
"Legambiente Calabria denuncia da anni, attraverso i dossier sul rischio, le campagne di informazione e le giornate di mobilitazione, la fragilità della Calabria e lo scempio del territorio che ha subito negli anni pesantissimi interventi di cementificazione, urbanizzazione selvaggia, disboscamento, occupazione degli alvei dei fiumi ad opera di infrastrutture pubbliche e private. Intubazione di torrenti, costretti in spazi sempre più ristretti, invasi da rifiuti e discariche di ogni tipo. Incendi boschivi che distruggendo le aree verdi e la macchia mediterranea favoriscono lo sgretolamento delle colline, l'abbandono dell'agricoltura e dei terrazzamenti, la mancanza di manutenzione ordinaria, di pulizia dei tombini nelle città, e così via."

"Attuare una manutenzione ordinaria del territorio che non sia sinonimo di artificializzazione,  ma di interventi mirati e rispettosi degli aspetti ambientali. Torrenti e fiumare devono diventare “sorvegliati speciali”, perché la storia del nostro territorio ci insegna che gli eventi peggiori si verificano in loro prossimità."
"Insieme alla prevenzione degli incendi che creano il disboscamento aggravando il rischio di frane, andrebbe intrapreso - come da noi proposto ormai da lungo tempo - anche un potenziamento del verde urbano e di riqualificazione delle aree collinari, recuperando antichi saperi e incentivando il ritorno ad una agricoltura che per decenni ha avuto il merito di manutenere i territori."

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