San Sago, proposta la raccolta firme

Il movimento politico-culturale "NuovaMente Tortora" propone di aggiungere al tentativo riuscito di coinvolgimento delle popolazioni e delle associazioni del territorio, anche extracomunali, una raccolta di firme per chiedere l'adozione dell'ordinanza di chiusura degli impianti di San Sago.
«Proprio per questo – evidenziano in una nota - considerando anche l'assenza delle istituzioni sovracomunali, non è più possibile attendere i tempi biblici della giustizia. Il nostro territorio e soprattutto la popolazione non possono permettersi di rischiare oltre il proprio futuro".
Si propone oltre l'ordinanza di chiusura immediata di tutti gli impianti presenti in località San Sago, la rescissione del contratto di affidamento all'Ecologica 2008 dell'impianto comunale di depurazione, l'interruzione immediata dei conferimenti in discarica di liquami comunali; e la pianificazione della bonifica del lungofiume e chiusura degli accessi diretti al corso d'acqua.

Tutto questo anche in presenza dell'ordinanza del 12 ottobre il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha respinto la richiesta di sospensiva del permesso rilasciato dalla Provincia di Cosenza per la realizzazione dell’opera in attesa della richiesta di revoca dell’autorizzazione stessa, sulla quale ancora deve pronunciarsi il Tar Calabria ed in cui si è costituita, oltre il comune  di Tortora anche la Soprintendenza calabrese. Coinvolte ma non costituite, invece, l’associazione Praia-Ajeta-Tortora, il Consorzio turistico del Tirreno, le Proloco Praia A Mare e Tortora, l’Associazione italiana per il World Fund For Nature (Wwf), l’Arpacal, i comuni di Trecchina e Maratea, la Provincia di Potenza, la Regione Basilicata, l’Autorità di bacino interregionale, l’Autorità di bacino della Basilicata.
Intanto l’assessore all'ambiente della Regione Basilicata ha rassicurato sulle condizioni del Noce.
“Il livello di attenzione – ha detto Mancusi in Consiglio – si è ulteriormente elevato".
Le azioni programmate si concentreranno soprattutto sul potenziamento dell’Arpab che potrà contare sull’attivazione di sistemi innovativi di controllo ambientale, management gestionale, e su maggiori strumenti per la comunicazione e l’informazione dei dati.

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