Porto di Diamante, archeologia e sviluppo turistico

Continua la melina delle responsabilità degli interventi per mettere in salvo la importante scoperta “di assoluto rilievo nel panorama dell’archeologia subacquea dell’Italia meridionale degli ultimi anni, consiste nei resti di un importante carico della prima metà del III secolo a.C., costituito da numerose anfore greco-italiche e spiaggiato in occasione di una mareggiata nel quadro di traffici tra il golfo di Napoli e la Sicilia. La rimozione con mezzo meccanico di alcuni scogli e il restauro dei reperti recuperati, potranno avere luogo però solo nel momento in cui il cantiere sarà dotato delle attrezzature necessarie che, come tutte le precedenti operazioni, sono a carico del progetto” così come ha spiegato la Soprintendenza in una nota. Una grande opportunità per lo sviluppo turistico del territorio.
Per intanto i lavori di avvio della costruzione del porto, iniziativa ritenuta, dalla politica, fondamentale per lo sviluppo del turismo locale, sono sospesi a causa della importante scoperta archeologica. Un nulla di fatto l'incontro programmato dalla amministrazione comunale di Diamante, che non contribuisce a chiarire la situazione della ripresa dei lavori.

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