Vita, che conferma che l'attivita' della propria organizzazione e dell'omologa calabrese “è costante nel tempo”, sostiene la necessità di intensificare questi controlli sul corso del fiume Noce ma invita, anche, tutti gli attori coinvolti a fare il loro dovere.
Non sempre viene compreso che le agenzie per l’ambiente hanno il solo compito di effettuare analisi e controlli, mentre le soluzioni e eventuali sanzioni spettano ad altre istituzioni.
La proposta e' di lavorare su un progetto comune che si ponga l'obbiettivo di migliorare anche la qualità delle acque del mare.
“Si tratta di un idea, di un progetto realizzabile – spiega Raffaele Vita – su una parte dello splendido Golfo di Policastro e, precisamente, da Scario a Scalea e consiste nel mettere insieme soggetti istituzionali delle tre regioni interessate.
Lo stato di salute delle acque “È una problematica complessa – sostiene Vita – generata da diversi fattori”. Una "depurazione insufficiente" e "scarichi abusivi” producono l'immissione di sostanze inquinanti nella filiera della depurazione cosa che contribuisce a vanificare del tutto il processo.
Va quindi preso coscienza dell’esistenza di un problema che va affrontato con coraggio e risolto piuttosto che sottaciuto pensando, cosi', di fare il bene di un settore economico così importante come quello turistico.