ARPACAL - pericolo di radioattività dei residui ferrosi

“I rottami metallici destinati al recupero in fonderia – afferma la dr.ssa Trozzo della ARPACAL - possono contenere radioisotopi da sorgenti radioattive usate in campo industriale e medicale che se inseriti nel ciclo lavorativo, possono portare a contaminazioni dell'ambiente oltre che dei prodotti finiti e del luogo di lavoro”.
A partire dagli anni 70, infatti, sono stati installati su tutto il territorio nazionale parafulmini a testata radioattiva, per lo più sopra edifici pubblici (scuole, ospedali, palazzi di giustizia, chiese, caserme ecc) che allo stato risultano quasi sempre in condizioni di abbandono.  Pertanto esiste il rischio rappresentato dalla possibilità che le sorgenti radioattive, parte importante dell’impianto stesso, possano disperdersi nell’ambiente e costituire pericolo per la popolazione.
“Per questo motivo – informa il dirigente del Laboratorio Fisico del Dipartimento Arpacal di Cosenza – la più recente normativa in materia prevede una sorveglianza radiometrica sui materiali o prodotti semilavorati metallici da parte dei soggetti che a scopo industriale o commerciale esercitano attività di importazione, raccolta, deposito o che esercitano operazioni di fusione di rottami metallici o altri materiali metallici di risulta.”.

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